I GAL possono essere lo strumento di sviluppo delle aree rurali venete integrando differenti fondi comunitari previsti per la programmazione 2014-2020. Tagliare i GAL sarebbe un passo indietro rispetto all’Europa.
Questo in sintesi è quanto emerso dai diversi interventi tenutisi lunedì 19 maggio a Padova, nell’incontro tra i soci pubblici e privati dei 14 Gruppi d’Azione Locale del Veneto.
Tra i partecipanti erano presenti il presidente di Unioncamere, che ha portato le considerazioni delle CCIAA del Veneto, la presidenza dell’ANCI in rappresentanza dei sindaci, l’UPI in rappresentanza delle Provincie e gli esponenti delle associazioni regionali dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio e dell’industria.
L’incontro è servito a fare il punto sul presente e sul futuro dei GAL. Per il presente hanno parlato i numeri: nella sola programmazione 2007-13 i 14 GAL veneti hanno sostenuto progetti per 180 milioni di euro, cofinanziati per circa 100 milioni. A fronte di 2.100 domande pervenute, ben 1.500 sono state quelle ammesse a finanziamento.